Ritrovare il cane: quando l’amore prende il volo
Non dimenticherò mai quel gelido pomeriggio di novembre quando il mio cane lupo, si mise a correre nel bosco e scomparve alla vista.
Dopo diverse ore di ricerche, lacrime e speranza riuscimmo a ritrovarlo e fu allora che capii davvero cosa significa perdere un amico a quattro zampe.
Dal lampione al satellite: i metodi che funzionano
Come nel film “Hachiko” – ricordate la commovente storia del cane che aspettò per anni il suo padrone alla stazione? – la fedeltà dei nostri amici pelosi è senza pari. Ma a volte sono loro ad aver bisogno del nostro aiuto per tornare a casa.
Mia zia Luisa, appassionata “gattara” di Roma, giura ancora sui volantini: “Niente batte un bel foglio colorato su un palo della luce!” esclama.
E in parte ha ragione, ma oggi abbiamo molte più frecce al nostro arco:
- Social media: Un post su Facebook può fare miracoli. L’anno scorso, grazie a una condivisione virale, Giulia di Torino ha ritrovato il suo Jack Russell dopo ben 3 settimane!
Tuttavia deve essere ben fatto e condiviso nei gruppi giusti, spingendo sulle condivisioni. - Microchip: Un’invenzione geniale, ma che non ci fornisce la posizione del nostro cane in tempo reale e solo i veterinari possono risalire alle informazioni contenute nel Chip.
- Rifugi e veterinari: Una rete di angeli custodi sempre pronti ad aiutare.
- I droni: Con un drone che può volare nel cielo è possibile individuare più facilmente un animale vagante.
I trucchi del mestiere
Paolo, addestratore cinofilo di Firenze, mi ha svelato alcuni segreti: “Agisci subito, le prime ore sono fondamentali. Lascia fuori casa la cuccia o un giocattolo: l’odore familiare può guidare l’animale. E non sottovalutare le ricerche notturne: molti animali si muovono più liberamente al buio.”
Ma attenzione, avverte Paolo: “Non inseguite l’animale se lo avvistate. Potreste spaventarlo ulteriormente. Meglio chiamarlo dolcemente e attendere che si avvicini.”
L’asso nella manica: i droni termici

La vera rivoluzione arriva dal cielo, anche se non mancano le polemiche.
Simone: “I droni con telecamere termiche sono un game-changer. Riusciamo a coprire aree vastissime in poco tempo, individuando il calore corporeo degli animali anche di notte o in zone fitte di vegetazione.”
Ti racconto di Bella, un pastore tedesco ritrovato dopo 48 ore grazie al drone: “Era caduta in un dirupo. Senza la tecnologia termica, non l’avremmo mai vista.”
I vantaggi sono molteplici, ma c’è chi solleva dubbi sulla privacy. Ma ti assicuro che rispettiamo rigorosamente le normative ENAC e non sorvoliamo a bassa quota aree private senza autorizzazione.”
Una responsabilità condivisa
La vera sfida, però, rimane la prevenzione. Come mi ha ricordato la Dott.ssa Martini dell’Università di Bologna: “Il microchip è fondamentale, ma non basta. L’educazione dei proprietari è altrettanto importante. Un cane ben addestrato ha meno probabilità di allontanarsi.”
In conclusione, se il vostro amico peloso dovesse smarrirsi, non perdete la speranza. Tra metodi tradizionali e nuove tecnologie, le possibilità di un lieto fine sono più alte che mai. Ma ricordiamoci: la miglior cura è sempre la prevenzione.
Per chi fosse interessato al servizio di ricerca con droni termici, potete contattarmi al numero 3246882509 o a info@
Sono un pilota esperto e operativo 24/7, perché quando si tratta dei nostri amici a quattro zampe, ogni minuto conta. Insieme, possiamo fare la differenza.
Ritrovare il cane: quando l’amore prende il volo
Contatti per intervento
Simone Bergamasco, Lucca , toscana : 3246882509 o info@